Artist

Niente di narrato, tutto da decifrare

Sergio Biliotti trae ispirazione da ciò che le cose comunicano e non dalla loro immagine fisica. Nelle sue opere non c’è alcuna riproduzione di quello che l’occhio vede. Propone l’immaginario, le percezioni, le emozioni, le ansie…

Percorso artistico

Sergio Biliotti nasce nel 1956 a Firenze.

Inizia il suo percorso artistico dopo aver operato come imprenditore nel campo della grafica e della pubblicità. Acquisisce varie tecniche professionali, dal disegno alla serigrafia, dalla fotografia alla fotoincisione, fino all’utilizzo di supporti e materiali usati solitamente nell’industria e nell’edilizia, tutti strumenti e conoscenze utili per potersi esprimere in più forme artistiche.

Nel 2002 apre il suo studio-atelier in Via Ghibellina a Firenze dove lavora ed espone le sue opere.

L’elaborazione dell’immagine foto-grafica diventa spunto per approfondire una ricerca artistica tesa a fondere il valore estetico alla sostanza concettuale.

Il percorso procede in una continua ricerca e sperimentazione di tecniche e materiali.

L’immagine perde la sua rappresentatività e anche le componenti figurative trasmutano il loro significato, rimodellandosi in inediti canoni compositivi.

L’ossessiva e utopica ricerca di raffigurare la misteriosa e raffinata armonia della natura.

Nothing is narrated, everything is to be decrypted

Sergio Biliotti draws inspiration from what things communicate and not from their physical image. In his works there is no reproduction of what the eye sees. It offers the imagination, perceptions, emotions, anxieties …

Artistic career

Sergio Biliotti was born in 1956 in Florence.
He began his artistic career after having worked as an entrepreneur in the field of graphics and advertising. He acquires various professional techniques, from drawing to screen printing, from photography to photoengraving up to the use of supports and materials usually used in industry and construction, all tools and knowledge useful to be able to express himself in multiple artistic forms.


In 2002 he opened his studio-atelier in Via Ghibellina in Florence where he works and exhibits his artworks.


The processing of the photo-graphic image becomes a starting point for deepening an artistic research aimed at merging the aesthetic value with the conceptual substance.
The path proceeds in a continuous research and experimentation of techniques and materials.

The image loses its representativeness and even the figurative components transmute their meaning, remodeling themselves in unprecedented compositional canons.

The obsessive and utopian quest to depict the mysterious and refined harmony of nature.

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